Novità sugli indennizzi Fir agli azionisti delle banche poste in liquidazione

Il DL n. 51 del 2023, il comma 3-bis ha elevato  dal 30 al 40 per cento la misura dell’indennizzo del FIR spettante agli azionisti delle banche poste in liquidazione coatta amministrativa dopo il 16 novembre 2015 e prima del 1 gennaio 2018: Banca Etruria, Banca delle Marche, Cassa di risparmio della Provincia di Chieti, Cassa di risparmio di Ferrara, Banca Popolare di Vicenza e Veneto Banca, Bcc Brutia, Bcc Paceco, Banca Padovana Credito Cooperativo, Crediveneto, Banca Popolare delle Province Calabre. Tale Fondo sostituisce/integra quello istituito dalla legge di bilancio 2018, avente analoghe finalità modificando a tale scopo l’articolo 1, comma 496 della legge di bilancio 2019.

Per effetto delle nuove disposizioni, è stato disposto che tale percentuale sia incrementata al 40 per cento. Viene  specificato che la quota aggiuntiva dell’indennizzo è determinata sulla base delle risultanze istruttorie e dei dati già acquisiti dalla Commissione Tecnica in relazione alle domande già presentate entro i termini a suo tempo previsti. Grazie alle sollecitazioni messe in campo dalle AA.CC del CNCU verso politici, istituzioni e governo, si è raggiunto questo obiettivo vista la capienza del Fondo stesso (circa 550 milioni di euro).

Qualora i correntisti abbiano un IBAN diverso da quello comunicato in precedenza, i nuovi IBAN dovranno essere trasmessi, pena decadenza,  a mezzo pec all’indirizzo consap@pec.consap.it, specificando codice fiscale dell’avente diritto e ID della domanda e allegando certificazione bancaria ufficiale attestante le nuove coordinate e la loro certa riconducibilità in capo all’avente diritto entro il 31 luglio 2023. Riteniamo che la scadenza del 31 luglio 2023 sia estremamente ravvicinata, perché moltissimi IBAN sono cambiati stante la fusione delle banche in default in altri istituti di credito, perché nel frattempo (3 anni) i piani industriali hanno portato alla chiusura di numerose filiali. Inoltre, nel caso in cui chi ha percepito il 30% ed è deceduto, gli eredi dovranno produrre la dichiarazione di successione o l’apposita dichiarazione sostitutiva.                                                           

Adiconsum Bergamo assisterà gli associati nella comunicazione di tale nuova richiesta.

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