L’informativa Adiconsum sul caso Eurovita aggiornata al 7 giugno 2023

informativa Adiconsum sul caso Eurovita

Adiconsum informa sull’incontro che si è svolto il 7 giugno 2023 con l’Amministratore straordinario, dott. Santoliquido, riguardante la vicenda Eurovita.

Eurovita è in questa situazione per tre cause autonome e concorrenti fra loro:

  • mancata ricostituzione del capitale sociale da parte dell’azionista Cinven, totalmente inattesa dal mercato e richiesta da Ivass già nell’anno scorso;
  • rialzo tassi interesse che ha squilibrato i portafogli delle gestioni separate. Il commissario ha chiarito che le minusvalenze sono dovute a titoli di Stato esteri e italiani ed obbligazioni, «trattandosi però di titoli solidi, basta evitare riscatti anticipati e si evitano le minusvalenze»;
  • Eurovita aveva in portafoglio gestioni separate, con rendimenti minimi alti (es. al 4%) ed ha subito quindi minusvalenze per tutti gli anni in cui c’erano tassi bassi.

Entro la fine del mese di giugno, se si realizza la soluzione prospettata sarà richiesta, dall’Amministratore straordinario ad IVASS, la proroga di almeno un altro mese dell’attuale blocco dei riscatti per motivi “tecnici”, legati alla predisposizione delle procedure di ristoro. Poi necessiteranno altri 2/3 mesi per darne concreta attuazione, arrivando di fatto a fine settembre. Il blocco dei riscatti si è reso necessario per tutelare i risparmiatori ed evitare la liquidazione coatta amministrativa (l.c.a) che sarebbe accaduta se ci fosse stata la corsa ai riscatti. Non è intenzione dell’Amministratore di ricorrere alla liquidazione coatta amministrativa ma a tutt’oggi tale eventualità non si può escludere se non si dà attuazione al progetto entro questo mese.

L’Amministratore straordinario ha comunicato di aver rilevato una buona qualità degli attivi, caratterizzati da investimenti in titoli di stato (italiani ed esteri) con alto rating in termini di merito creditizio, non ci sono investimenti su titoli derivati. Anche gli investimenti su titoli di Banche distributrici rappresentano una componente minima (1%) del portafoglio. Mef, Banca d’Italia e Ivass sono intervenuti e stanno seguendo molto da vicino la vicenda, per arrivare ad una soluzione positiva di sistema.

La vicenda Eurovita sembra favorevolmente incanalata: la soluzione prospettata, è che le 5 compagnie più importanti del settore assicurativo (IntesaVita, PosteVita, Generali, Unipol, Allianz), intervengano per ricapitalizzare Eurovita e procedere poi in una seconda fase al riparto del patrimonio, mentre le grandi banche distributrici apriranno linee di credito per finanziare i riscatti anticipati che dovessero arrivare, una volta tolto il blocco. Le banche faranno credito alle compagnie ed acquisiranno titolarità della polizza per portarla a scadenza evitando così di generare minusvalenze ai bilanci Eurovita o alle compagnie che fanno l’accollo.

Dividere in cinque parti le unit linked è complicato e richiede tempi lunghi, per cui per ora le cinque compagnie subentrano ricapitalizzando la società e poi con i tempi tecnici necessari provvederanno alla divisione. Il progetto di soluzione prevede che ogni cliente sarà preso in carico da uno dei cinque grandi gruppi assicurativi, es. un cliente oggi di Eurovita diventerà cliente di PosteVita o di un’altra compagnia, senza alcun cambiamento dei termini del contratto. Altro impegno importante assunto dall’Amministratore straordinario riguarda la richiesta a IVASS, della deroga al blocco dei riscatti per i risparmiatori delle zone alluvionate, nel caso volessero valorizzare quanto investito almeno con riscatti parziali.

Inoltre, per tutti coloro che hanno in essere il pagamento rateale dei premi, viene data la possibilità di sospendere il pagamento senza oneri e penalità, riprendendo i versamenti in un altro momento. In caso invece di polizza temporanea caso morte, siccome la compagnia interviene in caso di sinistro, il cliente dovrà continuare a pagare il premio per avere la copertura.

Adiconsum ha posto l’improrogabile necessità di ottenere garanzie sulle prestazioni agli assicurati, di capire come garantire ai sottoscrittori di unit linked l’operatività della piattaforma di Eurovita, di conoscere il dettaglio e la composizione delle gestioni separate, di concretizzare le diverse manifestazioni di interesse, mettendo definitivamente in sicurezza i 400 mila risparmiatori che hanno sottoscritto le polizze della compagnia.

Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, nel momento in cui il cliente dovesse decidere di chiedere il riscatto della polizza, essendoci anche diverse banche che hanno distribuito i prodotti Eurovita, si è chiesto che le stesse possano trovare una soluzione. L’operazione potrebbe convenire anche alle banche coinvolte per rinnovare il legame fiduciario con la propria clientela. Bisognerà però trovare una soluzione specifica che consenta al risparmiatore di riscattare senza far emergere le minusvalenze latenti maturate nelle gestioni separate. Inoltre, le banche potrebbero anche decidere di concedere, al risparmiatore che lo richiedesse, un finanziamento con la polizza a garanzia di quanto erogato. Il ruolo delle banche che hanno proposto alla loro clientela di investire nella raccolta di Eurovita, è quello di disincentivare i riscatti una volta che la soluzione di sistema con lo spezzatino sarà realizzata e quindi non ci saranno più rischi per il risparmio investito.

Altro aspetto fortemente ribadito all’Amministratore è che, subentrando nei contratti assicurativi compagnie primarie, si pongano le basi affinché da subito i risparmiatori vengano adeguatamente informati sulla propria posizione, sull’opportunità o meno di procedere ad eventuali riscatti, andando incontro a pressoché certe minusvalenze rivenienti dai continui incrementi dei tassi da parte della BCE. Questa ulteriore crisi evidenzia la necessità di creare un fondo di garanzia per tutelare i clienti, qualcosa di molto simile al Fondo interbancario di tutela. Solo che, anziché alle banche, questo si applicherebbe alle assicurazioni, un meccanismo di garanzia basato sul vincolo di solidarietà tra le compagnie di assicurazione.

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