Appello CISL di Bergamo. Agevolare lavoro, fiscalità e scuola

Agevolare lavoro, fiscalità e scuola

Il Piano Nazionale per la Famiglia rappresenta, per la CISL e per la CISL di Bergamo, una eccezionale possibilità di sviluppo per politiche di welfare e di contrattazioni territoriali con un’attenzione nuova e più importante per le famiglie dei lavoratori. Il Consiglio generale del sindacato di via Carnovali ne ha parlato oggi, grazie anche alla presenza di Andrea Cuccello, Segretario nazionale che partecipa agli incontri con il governo.

Per il nostro sindacato ha detto Francesco Corna, segretario generale della CISL di Bergamoil lavoro sul Piano Famiglia è iniziato da tempo, e da tempo stiamo avanzando proposte e modifiche perché questo documento possa diventare davvero la chiave di volta nelle politiche socio – economiche anche nel nostro territorio”.

Un territorio che nel corso degli anni ha visto scendere la quota di figli per coppia di genitori, i nuovi nati passare in 15 anni da quasi 11.000 a poco più di 7500; crescere a dismisura il numero di famiglie formate da uno o due soli componenti e, nell’immagine del circolo vizioso, scendere il numero di servizi per la famiglia, dall’asilo nido al tempo pieno nelle scuole; dall’assistenza domiciliare per anziani e fragili a strutture territoriali di supporto.

Secondo Cuccello, “ … è questo il momento di insistere perché dal Governo arrivino risposte concrete su politiche di aiuto alla famiglia, che poi diventano di aiuto all’intera società, anche sotto il punto di vista previdenziale: noi dobbiamo puntare perché si aprano sempre più asili nido, che le scuole adottino in massa il tempo pieno, che si avviino politiche di aiuto alle discipline sportive, che diventi prassi la richiesta di congedo di paternità e di maternità, che gli stessi diventino più lunghi e più coperti”.

I radicali e profondi mutamenti che hanno caratterizzato la vita delle persone nel nostro territorio  – sostiene Cornaci devono spingere affinché la nostra azione sia il più possibile volta a ridisegnare le politiche che ricadranno sulle famiglia. La struttura sociale si evolve e i riflessi di una condizione profondamente mutata (basti ricordare la riduzione della natalità, il progressivo processo di invecchiamento, l’aumento dell’instabilità dei matrimoni/convivenze, la riduzione del numero dei matrimoni) impatta necessariamente sui tradizionali modelli familiari che si modificano assumendo una dimensione che nella sua complessità disegna il volto quotidiano delle nostre comunità tramite l’affermazione di nuovi emergenti modelli.

La CISL di Bergamo si impegna e impegna le proprie categorie perché l’attività di contrattazione aziendale e territoriale contenga sempre più numerosi elementi in grado di assicurare sviluppo e benessere alla famiglie esistenti e a quelle che dovranno formarsi. Dovranno esserci case accessibili, soprattutto ai giovani, servizi per la conciliazione vita-lavoro, nelle aziende deve essere agevolata la contrattazione per favorire smart working, part time e perché non ci siano discriminazioni nei confronti di chi torna dalla maternità o chieda di andarci. Bisogna agevolare una tassazione sulla famiglia, che sostenga lo studio, il trasporto e mense per la scuola. Lo si deve fare a livello territoriale: noi abbiamo posto il tema in cabina di regia, e continueremo a farlo perché le politiche attive del lavoro siano incentivate: dobbiamo fare uno sforzo particolare sul lavoro, perché il lavoro crea autonomia e dignità. Infine, i maschi devono capire che non è un problema solo delle donne.

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