Sciopero generale dei driver nel Black Friday di Amazon

Sciopero generale dei driver

Sarà Black Friday, di nome e di fatto”. Le categorie di CGIL CISL UIL che seguono driver e dipendenti associati a Assoespressi hanno dichiarato guerra a Amazon Italia e per il venerdì che tradizionalmente fa impennare vendite e consegne in tutto il paese è stato proclamato lo sciopero di tutti i lavoratori e tutte le lavoratrici dipendenti dalle aziende che effettuano le consegne per Amazon Italia Transport.

Uno sciopero necessario scrivono le segreterie di FILT CGIL FIT CISL di Bergamo –  per affermare, finalmente, un Accordo Nazionale di secondo livello che realizzi il controllo, la verifica e l’abbassamento dei gravosi carichi e ritmi di lavoro, la riduzione dell’orario di lavoro per i driver e la continuità occupazionale per il personale viaggiante, con il mantenimento di tutti i diritti e gli elementi retributivi, in caso di cambio appalto/cambio contratto di trasporto, in analogia con quanto previsto all’art. 42 del CCNL Logistica, Trasporto Merci e Spedizione”.

Per Bergamo, la manifestazione si concretizzerà con presidi nei due centri Amazon della provincia, Casirate d’Adda e  Cividate al Piano.

Anche per loro è necessario che si riprenda la trattativa che riduca l’impatto economico negativo in caso di danni e franchigie e stabilizzi l’incremento del valore economico dell’indennità di trasferta, con l’introduzione di un Premio di Risultato congruo, in ogni realtà aziendale, che valorizzi la qualità della prestazione e la professionalità dei driver. In questi posti di lavoro è condizione ineludibile il rispetto della normativa sulla privacy, con una corretta gestione dei dati e l’esclusione del controllo dell’attività lavorativa del singolo e di interventi sul piano disciplinare, attraverso utilizzo dei dati stessi, prodotti dagli strumenti di lavoro digitali, di geolocalizzazione o di videosorveglianza. “Infineconcludono i segretari provinciali di FILT CGIL Marco Sala e FIT CISL Pasquale Salvatore – , chiediamo che non vengano peggiorati i diritti dei lavoratori Amazon, a partire dal tema delle assenze dovute a malattia”.

Se le provocazioni messe in atto da Assoespressi dovessero continuare e non si dovesse/potesse arrivare ad un accordo serio che metta in primo piano i lavoratori e le questioni che abbiamo messo sul tavolo a tutela di tutti, non si escludono altre azioni nel prossimo futuro.

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