Le assunzioni di maggio 2021 superano, seppur di poco, le assunzioni di maggio 2019, affiancate da più cessazioni rispetto a maggio 2019, che portano a un saldo positivo a maggio 2021 di 1035 unità (+ 1685 a maggio 2019). Possiamo dire di essere tornati ai livelli pre -covid per quanto riguarda le assunzioni, seppur con un saldo positivo nei dodici mesi giugno 2020 a maggio 2021 (+5390) inferiore allo stesso periodo 2018/2019 (+8639) di 3330 unità. Per quanto riguarda i dodici mesi giugno 2019 maggio 2020 il saldo era negativo di 4.243 unità.
“L’occupazione nella nostra provincia – precisa Danilo Mazzola, Segreteria Cisl Bergamo – si sta gradualmente portando ai livelli pre-covid, seppur in una situazione di incertezza certificata dalle maggiori cessazioni rispetto al 2019, e dalla diminuzione dei contratti a tempo indeterminato che da marzo a maggio 2021 hanno segnato un saldo negativo di 768 unità, pur mantenendo nei dodici mesi un saldo positivo seppur in riduzione di 545 unità. Per quanto riguarda le assunzioni a tempo determinato, positivo il saldo di maggio 2021 con 1549 unità, seppur sui dodici mesi il saldo rimane negativo di 319 unità, segno che la crisi legata alla pandemia a inciso fortemente sui lavori a tempo determinato“.
Situazione opposta per i contratti a somministrazione con un saldo di maggio 2021 negativo di 128 unità che nei dodici mesi si mantiene positivo di 3.764 unità. In continua crescita il saldo relativo ai contratti di apprendistato (+63 a maggio 2021 e +1319 nei dodici mesi) seppur lontano dai numeri pre-covid.
Il saldo di crescita pari a 5390 unità nei 12 mesi (giugno 2020 a maggio 2021) si manifesta in particolare nell’industria +2211, nelle costruzioni +1875, agricoltura + 312 e commercio e servizi +911. Negativi tutti i restanti settori dei servizi, alloggi e ristorazioni, attività artistiche e sportive, altre attività di servizi alle persone, servizi finanziari e servizi di trasporto e magazzinaggio che segnano – 1782 unità.
“L’occupazione nella nostra provincia – conclude Mazzola – dà evidenti segnali di ripresa, caratterizzati in particolare nel settore dell’industria e delle costruzioni che nei ultimi 12 mesi hanno visto il 75% dei saldi positivi per 4086 unità. Condizione importante per guardare al futuro con ottimismo, seppur le incertezze del momento si manifestano sulle tipologie contrattuali di assunzione, con i tempi indeterminati che appaiono in caduta libera e un aumento significativo nei dodici mesi dei contratti in somministrazione, con i contratti a tempo determinato che crescono nei primi 5 mesi del 2021 portando ancora un saldo negativo sui 12 mesi. L’esigenza che avremo nei prossimi mesi, quando la ripresa si sarà maggiormente rafforzata e che il lavoro divenga più stabile alla luce delle professionalità e delle innovazioni che tante imprese hanno attuato e inserito nel periodo pandemico.”
La nota di aggiornamento (mese di maggio 2021) resa nota dalla Provincia di Bergamo
