Dopo la morte in appena tre giorni di due lavoratori della provincia di Bergamo (Maurizio Gritti e Marco Oldrati, entrambi deceduti in cantiere il 6 e l’8 maggio) per mercoledì 12 maggio, i sindacati degli edili FENEAL UIL FILCA CISL FILLEA CGIL provinciali hanno proclamato uno sciopero del loro settore. La mobilitazione si svolgerà le ultime due ore di ciascun turno, con un presidio dalle 16 alle 17 davanti alla Prefettura di Bergamo.
Per le 16.30 è anche già fissato l’incontro con il Prefetto, a cui i rappresentanti sindacali degli edili, insieme ai segretari generali di CGIL, CISL e UIL Bergamo presenteranno precise richieste per il settore dell’edilizia: “Durante il presidio e in particolare nel confronto in Prefettura chiederemo di avviare un tavolo dove si parli del DURC di congruità, il documento che segnala il corretto rapporto tra il costo dell’opera e i lavoratori impiegati, ma anche dell’avvio della fase di sperimentazione per l’applicazione dell’accordo di collaborazione tra Enti Bilaterali e Ispettorato del Lavoro. Chiederemo anche che venga avviata una campagna di prevenzione degli infortuni che preveda l’obbligo di formazione presso gli Enti Bilaterali del settore (Scuola Edile e CPTA di Bergamo) – ha spiegato Simone Alloni, segretario generale di FILCA CISL Bergamo -. Occorre, poi, la riattivazione del Tavolo nazionale Salute e Sicurezza costituito presso il Ministero del lavoro e proporremo anche l’utilizzo di parte delle risorse del Piano nazionale Resilienza e Resistenza per aumentare gli organici degli organismi ispettivi (ATS, INAIL e Ispettorato del Lavoro)”.
Ma non saranno solo gli edili a protestare. Hanno, infatti, aderito alla mobilitazione proclamando sciopero anche il comparto dei lavoratori atipici di FELSA CISL, NIDIL GIL e UILTEMP UIL e alcune aziende metalmeccaniche dove, unitariamente, le RSU hanno proclamato l’astensione dal lavoro, in alcuni casi già compiuta nei giorni scorsi: Tenaris e Bodega (12 maggio), Exide (11 maggio), Olvan (7 maggio) e Matest (14 maggio). Partecipano, invece, al presidio le sigle sindacali di chimica, gomma-plastica e dell’energia FEMCA CISL FILCTEM CGIL, UILTEC UIL.
“Ancora una volta registriamo come il settore dell’edilizia sia il comparto più esposto e rischioso – avevano denunciato i sindacalisti in occasione del primo infortunio mortale di giovedì scorso -. Si muore ancora come 50 anni fa, anche sui cantieri: per cadute dall’alto, schiacciamento e movimentazione dei materiali, che sono tra le principali cause di infortunio. La positiva ripresa produttiva del settore dell’edilizia anche nella nostra provincia non può corrispondere, tragicamente, a un aumento degli infortuni o alla mancata attenzione al tema della sicurezza nei cantieri”.
Per domani, poi, a livello nazionale, è prevista l’iniziativa “Fermiamo la strage nei luoghi di lavoro” nel corso dell’Assemblea nazionale a cui parteciperanno i segretari generali Maurizio Landini, Luigi Sbarra e Pierpaolo Bombardieri, ma anche delegati e rappresentanti per la sicurezza. L’incontro sarà trasmesso in diretta dalle ore 10 alle 12.30 sui siti istituzionali e sulle pagine Facebook dei tre sindacati confederali.