La rivoluzione green della Cisl Bergamo. Riscaldamento senza combustibili fossili

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L’acqua arriva direttamente dal sottosuolo, viene spinta fino al tetto, scaldata quanto basta e rispedita nei caloriferi e nei condizionatori dei locali, senza ricorrere a gas o ad altri combustibili. La rivoluzione green della Cisl Bergamo parte da qui, ovvero da un nuovo impianto di riscaldamento e condizionamento a pompe di calore geotermiche, che abbatte i costi e soprattutto azzera le emissioni di inquinanti. In funzione da un paio di settimane, il nuovo sistema di riscaldamento della sede cittadina del sindacato ha trasformato i tre edifici di via Carnovali in uno dei complessi più ampi della provincia di Bergamo riscaldati con questa tecnologia.

Conti alla mano, quella della Cisl è stata senz’altro una scelta di carattere economico, ma anche un’opportunità per riaffermare il proprio impegno per un’economia sostenibile: «È uno sforzo importantespiega il segretario generale del sindacato Francesco Corna -, che rispecchia la nostra sensibilità ai temi della difesa dell’ambiente e della sostenibilità. Crediamo che la nostra provincia debba guardare con più determinazione a queste nuove tecnologie e credere di più a un futuro che sia davvero sostenibile. Questo progetto è la dimostrazione che anche noi siamo in campo per fare la nostra parte così come, del resto, prevede anche il nostro codice etico».

Questioni di etica, dunque, che fanno bene sia all’ambiente che al portafoglio: l’impianto è costato 500 mila euro, ma farà risparmiare sui costi delle bollette 50 mila euro all’anno di fornitura di gas. «Per noi si tratta di un investimento importante – dice ancora Corna – che contiamo di ripagarci nei prossimi dieci anni e che si aggiunge all’impianto fotovoltaico da 20 kilowatt già presente da tempo sui nostri edifici per la produzione di energia elettrica».

Le nuove pompe di calore hanno una potenza molto superiore, pari a 700 kilowatt, e sono in grado di riscaldare i circa 3 mila metri quadrati di superficie dei tre edifici che compongono la sede provinciale della Cisl. Lo faranno almeno per i prossimi vent’anni, facendo lievitare i risparmi, così come il valore degli immobili (per effetto dell’accesso in una classe energetica superiore), se mai in futuro il sindacato dovesse pensare di traslocare altrove. I lavori sono partiti ad ottobre, dopo una lunghissima trafila di autorizzazioni: sono stati scavati pozzi da 75 e 135 metri di profondità, da cui si estrae l’acqua direttamente dalla falda acquifera a una temperatura costante, sia in estate che in inverno, di 14-15 gradi: «Questo fa sì che, attraverso uno scambio di calore, serva meno energia per raggiungere le temperature desiderate – spiega Corna -, con un risparmio considerevole anche sulla bolletta dell’energia elettrica».

La potenza delle pompe di calore è tale che è possibile raggiungere, in inverno, una temperatura superiore agli 80 gradi e ciò ha permesso di mantenere inalterato tutto il circuito all’interno dei locali, fatto di tubazioni, caloriferi e condizionatori.

tratto da L’Eco di Bergamo del 31/03/2021 (autore Sergio Cotti)

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