La mancanza di notizie sull’evoluzione della trattativa di cessione del gruppo e l’accumularsi degli stipendi non pagati stanno creando un clima sempre più teso tra i dipendenti del gruppo Alco, realtà commerciale in crisi che gestisce quattro supermercati Despar in provincia di Bergamo (oltre che in città, punti vendita anche a Lovere e a Chiuduno), con circa 60 addetti.
Domani, sabato 27 febbraio, i lavoratori scenderanno in sciopero, “per tenere alta l’attenzione sulla questione – come dice Luca Riva di FISASCAT CISL Bergamo – . L’atteggiamento aziendale riamane molto grave: dopo aver annunciato trattative e volontà di garantire occupazione e continuità aziendale, si è dileguata lasciandoci senza informazioni da settimane. Non abbiamo novità sulla trattativa per un eventuale intervento di un grosso operatore della distribuzione, come anticipato, né per quanto riguarda gli incentivi all’esodo degli oltre 200 esuberi preventivati. Quello che sta avanzando ha una ricaduta sociale enorme per le 60 famiglie interessate da questa crisi in provincia di Bergamo: ci sono ancora stipendi arretrati (dicembre, gennaio e tredicesima) e gli arretrati per il rinnovo del CCNL di ConfCommercio di cui non si ha alcuna notizia. In entrambi i casi, si parla di cifre importanti. Siamo assolutamente molto preoccupati”.
L’ultimo incontro tra azienda e sindacati si era svolto il 4 febbraio in Regione Lombardia, al tavolo della IV Commissione Attività produttive. Dopo quello altri due a porte chiuse, uno tra rappresentanti politici e sindacati e uno tra politica e azienda.