Chiude la Sematic di Osio Sotto. Tempesta su 180 famiglie

Chiude la Sematic di Osio Sotto

E così, la tempesta si è abbattuta sulle 180 famiglie che facevano conto sullo stipendio della Sematic. Da un momento all’altro, la decisione di cessare l’attività a Osio Sotto, nella Bergamasco, da tempo al centro di una vertenza per l’ipotesi di spostare alcune produzioni. La Sematic, storica azienda che produce ascensori di Osio Sotto, di proprietà del gruppo tedesco Wittur, chiuderà la produzione entro la fine di marzo. Restano, dunque, ancora poche settimane di cassa integrazione per i suoi 183 lavoratori.

Dopo 6 mesi siamo giunti al capolinea –  dice Mirco Locati, FIM CISL Bergamoe purtroppo l’azienda ha preso la strada peggiore decidendo di chiudere l’intero sito produttivo di Osio. All’assemblea di oggi i lavoratori hanno dimostrato per l’ennesima volta grande maturità e serietà nell’affrontare questa situazione e ci hanno dato mandato per intraprendere con la Direzione tutti i ragionamenti possibili per attuare la massima difesa delle famiglie coinvolte.

FIM CISL ritiene importante che l’azienda riconosca la serietà dei propri dipendenti e si assuma la responsabilità sociale nei loro confronti, dimostrando, all’incontro in programma mercoledì 3 marzo con le OO.SS  e le RSU, piena disponibilità ad attivare tutti gli strumenti di tutela messi a disposizione dalle normative e di dare un segnale concreto di sensibilità verso la situazione che stanno creando.

“Alla politica – conclude Locati – chiediamo di essere celere nel convocare il tavolo di crisi del MISE che era in programma per metà febbraio, ma è stato posticipato a causa della crisi del governo Conte 2. FIM CISL è a pieno supporto di tutti i lavoratori della Sematic e vuole dare sostegno  morale alle famiglie colpite dalla scelta del CDA del gruppo Wittur”.

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