UBI – Intesa: c’è l’accordo. Uscite volontarie e nuove assunzioni

Sono 2.836 i lavoratori lombardi del gruppo Intesa – UBI che matureranno, entro il 31 dicembre 2026, i requisiti per accedere alle uscite volontarie previste dall’accordo tra istituto bancario e sindacati con l’accordo firmato ieri notte. Ogni due uscite, sarà effettuata una nuova assunzione.

Se pensiamo ai lavoratori più giovani della nostra provincia, in un quadro di mercato del lavoro particolarmente colpito dai mesi dell’epidemia, questo accordo assume anche un altissimo valore sociale”, sottolinea Giovanni Salvoldi, segretario generale di First Cisl Bergamo -. L’accordo assicura volontarietà per le uscite e solidarietà intergenerazionale. Persegue inoltre la salvaguardia occupazionale anche per i dirigenti e una maggiore sostenibilità dei carichi di lavoro, grazie alle 2500 assunzioni previste. Per quanto riguarda le nuove assunzioni abbiamo chiesto che sia riservata particolare attenzione al personale assunto a tempo determinato”.

 “Siamo soddisfatti – commentano Caterina Dotto e Giuseppe Cassella – segretari di gruppo di First Cisl in Intesa Sanpaolo e in Ubi – perché abbiamo dato certezza di diritti alle 1.197 domande in sospeso (925 Isp e 272 Ubi), eccedenti rispetto alle uscite all’epoca preventivate dalle due banche. Le domande dovranno essere ripresentate, alle condizioni del nuovo accordo, che riguarda l’intero perimetro del Gruppo Intesa Sanpaolo, ma avranno priorità. Le 5.000 uscite previste saranno scadenzate con l’accesso sia a pensione diretta, incluse Quota 100 e Opzione Donna, sia al fondo esuberi di settore”.

Dopo questo primo accordo – conclude Giovanni Salvoldi – auspichiamo che il percorso possa proseguire positivamente anche nei prossimi mesi, durante i quali dovremo lavorare intensamente sul processo di riorganizzazione e armonizzazione“.

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