Slp Cisl chiede la chiusura delle Poste almeno per una settimana

Slp Cisl chiede la chiusura delle Poste almeno per una settimana

SLP CISL parte all’attacco: stop al servizio postale per almeno una settimana.Niente consegne da parte dei postini e niente attività di sportello da parte degli impiegati, ma anche niente contatti con i clienti da parte dei consulenti” chiede il sindacato di via Carnovali, con la segretaria generale Rossana Pepe, al fine di “tutelare lavoratori che, quotidianamente, sono a rischio contagio da Coronavirus”.

Fermare tutti per fermare il Coronavirus è il titolo anche del volantino della SLP regionale, nel quale si chiede che vengano rispettate le disposizioni contenute nel Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri. “Invece gli uffici postali restano affollati e gli utenti non rispettano la distanza di un metro” denuncia ancora la sindacalista. “Inoltre, va sottolineato che proprio gli anziani, quindi la categoria più a rischio, sono gli utenti più numerosi. Gli impiegati non sono tutelati da vetri e non si possono proteggere con mascherine o disinfettarsi con il gel. Diventa necessaria una razionalizzazione delle aperture e una riduzione della presenza dei lavoratori negli uffici. Il lavoro agile non è stato proposto nemmeno al personale di filiale e i distacchi non sono diminuiti”.

Ormai è assodato – continua Pepe – che fermare tutte le attività (tranne quelle essenziali) e restare a casa è l’unica arma a nostra disposizione per evitare la diffusione del contagio e il collasso del sistema sanitario”.

In Lombardia i numeri dimostrano il moltiplicarsi quotidiano dei contagi, dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi. “I lavoratori delle Poste – denunciano i sindacalisti di SLP – fanno parte della popolazione lombarda più a rischio di contagio, e diffusione dello stesso, per il servizio che svolgiamo a diretto contatto con i cittadini. Tutto questo non può lasciare l’Azienda indifferente ed incapace di assumere decisioni!!! Mentre tutto il Paese si sta organizzando per limitare la diffusione del Coronavirus, per i dirigenti di Poste l’unica cosa che conta è far finita di nulla“.

“Così come già denunciato anche con la nota di ieri, – concludono – chiediamo all’Azienda immediate azioni rigorose per tutelare i dipendenti di Poste, che giornalmente si dimostrano lavoratori con un grande senso di responsabilità. Ma anche di tutelare i propri clienti con l’adozione di misure protettive. Di qualche ora fa è la notizia che la Regione sta proponendo la chiusura di tutte le attività ad esclusione dei generi alimentari e farmacie. In alcune città (vedi Bergamo e Mantova) hanno già chiuso tutti gli esercizi commerciali con spontanee e responsabili iniziative autonome. Restiamo in urgente attesa di quei provvedimenti già richiesti e finiti nel dimenticatoio. In caso contrario adotteremo con rapida immediatezza le azioni che più riterremo utili per la salvaguardia della salute dei i lavoratori e dei clienti”.

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