Non abbassiamo la guardia sul gioco d’azzardo

Non abbassiamo la guardia sul gioco d'azzardo

L’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha reso noti i dati relativi al gioco d’azzardo nel 2019: slot, gratta e vinci, lotto e scommesse in agenzia, WinForLife e compagnia cantante. Per quanto riguarda Bergamo l’anno scorso sono stati spesi circa 1,659 miliardi. Nel 2018 erano 1,694 l’anno. Una flessione del 2,08%, pari a 35,2 milioni di euro. Si è gioca meno in città rispetto alla provincia. Nel capoluogo sono stati, infatti, spesi nel gioco d’azzardo 237 milioni di euro del 2019 contro ai quasi i 267 milioni registrati nel 2018 (11,07% in meno). Analizzando i dati si scopre che la spesa dell’azzardo pro capite è di 1.488,73 euro a testa. Il miliardo e 659 milioni viene così ripartito: 1,266 miliardi sono tornati indietro come vincita, 227 milioni sono finiti nelle casse dell’erario, 392 milioni di euro è il guadagno delle società che gestiscono il gioco.

Nel 2019, Bergamo è stata la terza provincia lombarda per volume di giocate come l’anno prima, dopo Milano (4,828 miliardi) e Brescia (1,938 miliardi). La flessione più significativa riguarda le slot machine: meno 9,21% per Awp (le new slot dei bar) e meno 20,26% per le Vlt installate nelle sale slot. Se rimangono stabili i gratta e vinci (20 milioni, -1,4%), crescono invece in percentuali significative il lotto (13 milioni, +9%) e le scommesse sportive in agenzia (12 milioni, +14%). Alla flessione del “gioco fisico” si accompagna purtroppo la crescita a livello nazionale (quasi il 16%) del gioco telematico. “La Cisl da tempo sta studiando percorsi e strumenti per poter intervenire sulla piaga del gioco all’interno dei luoghi di lavoroprecisa Candida Sonzogni, Segretaria Cisl Bergamo. L’azzardo patologico costituisce un fattore di rischio non sottovalutabile proprio nell’economia del lavoro, oltre che un problema sociale di importanza straordinaria. Nonostante la flessione sul “gioco fisico” non possiamo abbassare la guardia”.

Fonte L’Eco di Bergamo del 4 marzo 2020
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