Salta la trattativa per la sanità privata. Riparte la mobilitazione

trattativa per la sanità privata

L’Aiop (Associazione Italiana Ospedalità Privata) manda all’aria il tavolo delle trattative destinate al rinnovo del contratto 16/18 della Sanità Privata. Un’amara sorpresa per i Segretari generali di Fp Cgil (Serena Sorrentino), Cisl Fp (Maurizio Petriccioli ) e Uil Fpl (Michelangelo Librandi) i quali, dopo una settimana non-stop di trattative, destinate a chiudere una vertenza contrattuale lunga 13 anni, si sono ritrovati con un nulla di fatto tra le mani. Il cambio di delegazione di Aiop ha fatto saltare il banco rimettendo in discussione il lavoro svolto finora. Una retromarcia improvvisa, vergognosa e brutale.

L’ennesima beffa per tutte le lavoratrici e tutti i lavoratori della Sanità Privata che, dopo ben 13 anni, vedono nuovamente svanire, davanti ai loro occhi, la possibilità di avere un contratto collettivo rinnovato nella parte normativa e in quella economica”. E’ il commento a caldo di Katia Dezio, Segretaria Fp Cisl Bergamo.AIOP ha preteso ed ottenuto l’aumento delle prestazioni da parte delle regioni, poiché il rinnovo contrattuale avrebbe avuto un costo insostenibile, e una volta messo in tasca quell’aumento, sostituisce la delegazione al tavolo di trattativa non riconoscendo gli accordi degli ultimi due anni. Davvero un giochetto vile, di basso livello”.

Il confronto si è arenato a causa di affermazioni gravissime della controparte come ‘non ci si può fidare degli assessori‘ e ‘non ha rilevanza l’accordo fatto al Ministero della Salute‘. Inoltre, l’affermazione perentoria dei falchi di Aiop di far saltare tutto a meno che le organizzazioni sindacali non accettino il ricatto di inserire una clausola compromissoria per la quale il datore di lavoro, se insoddisfatto delle intese regionali, possa decidere di non erogare tutti gli aumenti contrattuali, appare costruita ad arte per far saltare il tavolo.

Per le migliaia di lavoratori e di lavoratrici della nostra provincia – continua Dezio – è un affronto inaudito alla professionalità, responsabilità e competenza, che ogni giorno dell’anno, assicurano per la salute e l’assistenza dei cittadini bergamaschi. Ormai siamo al paradosso e alla contraddizione. Non ci sono più regole. Le strutture sanitarie private della città e della provincia accumulano utili per milioni di euro, investono in ampliamenti e restyling degli edifici e comprimono, schiacciandolo in una morsa, la risorsa principale, ovvero il personale. Si lavora con contratti obsoleti, da ben 15 anni a livello normativo, e da 13 anni a livello economico”.

Per il 28 gennaio è previsto un incontro urgente con il Ministro Roberto Speranza. Non si esclude una mobilitazione delle lavoratrici e dei lavoratori sul territorio bergamasco. “Chiediamo – precisano i segretari confederali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl – di bloccare subito gli accreditamenti alle strutture e di essere convocati, già nelle prossime ore, dalla Conferenza delle Regioni e delle Province Autonome e dal Ministero della Salute. Riparte fin da ora la nostra mobilitazione“.

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