Clima, Furlan: la Cisl al fianco dei giovani che reclamano un futuro

Clima, Furlan: la Cisl al fianco dei giovani che reclamano un futuro

Un grazie di cuore a Greta ed ai tanti giovani che reclamano un futuro. Salvaguardare l’ambiente, la natura, mettere al centro la vita umana ed il lavoro è quello che chiediamo anche come Cisl. Per questo il 27 settembre invitiamo tutti a far parte delle tante manifestazioni promosse da questo mondo di giovani. La Cisl ci sarà convintamente”. E’ quanto sottolinea la Segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, in un video messaggio su Facebook, in vista del terzo sciopero globale per il clima, venerdì 27 settembre.

Come per le precedenti occasioni del 15 marzo e del 26 giugno scorsi, anche per il 27 settembre, la Cisl sarà a fianco degli studenti che scenderanno pacificamente nelle piazze italiane per rivendicare una svolta decisa di contrasto e di lotta ai cambiamenti climatici”, aggiunge la confederazione di via Po in una nota. L’invito dunque a parteciparvi “nel rispetto dell’autonomia del movimento degli studenti senza striscioni e bandiere dell’organizzazione”. 

La Cisl è impegnata con Cgil e Uil a promuovere in tutti i posti di lavoro incontri con le direzioni datoriali per verificare gli impegni per la riduzione dell’impronta ecologica delle diverse attività. Inoltre, a realizzare assemblee unitarie di dibattito con i lavoratori sulla necessità di avviare in tutti i posti di lavoro interventi concreti di miglioramento dell’impatto ambientale e di riduzione dei consumi dell’energia e delle risorse naturali. La Cisl sottoscrive altresì la Dichiarazione di Emergenza Climatica richiesta dal movimento della giovanissima Greta Thunberg e s’impegna coerentemente al documento a realizzare:
– il monitoraggio dei consumi energetici di tutte le proprie sedi di lavoro a partire da quelle di proprietà,
– la qualificazione degli acquisti a favore dei prodotti e dei servi verdi
– bilanci ambientali delle sedi e delle attività che vi si svolgono al fine di verificare anno dopo anno l’efficacia della programmazione di azioni concrete per la riduzione dell’impronta ecologica delle proprie attività,
– impianti, ove possibile, di produzione di energia rinnovabile e contratti progressivi per l’acquisto esclusivo di energia da fonti rinnovabile per le proprie sedi.

Queste iniziative concrete potranno costituire anche dei riferimenti per l’azione contrattuale dei nostri delegati nei posti di lavoro.
Infine, in accordo con Cgil e Uil, verificheremo con le associazioni imprenditoriali a partire dalla Confindustria, la possibilità di definire nell’ambito del Patto per la Fabbrica, un capitolo specifico per una Fabbrica più Verde e più Solidale, per un impegno congiunto sulla riduzione dell’impronta ecologica delle nostre attività economiche. Sono impegni che dobbiamo alle legittime preoccupazioni dei nostri giovani ma sono soprattutto la risposta che dobbiamo all’appello della Laudato Sii di Papa Francesco a protezione dei più poveri e deboli della terra che sono coloro, dall’Amazzonia all’Africa che pagano per primi gli effetti distruttivi dell’emergenza climatica

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