Ormai quella di Bergamondo è una tradizione attesa. E come fin dal fischio d’inizio della manifestazione, 13 anni fa, la Cisl Bergamo è protagonista insieme a L’Eco di Bergamo, la Fondazione della Comunità Bergamasca, la Fondazione Credito Bergamasco, con il sostegno dell’Ufficio Migranti della Diocesi, il Pontificio consiglio della Pastorale per i migranti e itineranti, il Comune, la Provincia e la Regione. Bergamondo è una festa dell’aggregazione, intessuta attraverso le magia inesauribile del calcio. È stata presentata ieri sera nella sede del Csi. Sedici le squadre partecipanti, in rappresentanza della Moldavia, Romania, Marocco, Colombia, Serbia, Gambia, Guinea, Perù, Albania, Nigeria, Burkina Faso, Ecuador, Ucraina, Costa D’Avorio, Sierra Leone e Bolivia.
Per la prima volta giocheranno un calcio a 5 giocatori (le edizioni precedenti erano a 11 giocatori) nell’arena temporanea di Piazza della Libertà a Bergamo a partire dal 16 giugno. Alle 14 scenderanno in campo la Moldavia contro la Romania, a seguire Marocco- Colombia, Serbia-Gambia, Guinea-Perù, Albania-Nigeria, Burkina Faso – Ecuador, Ucraina- Costa d’Avorio, Sierra Leone – Bolivia. “Lo sport è un mezzo importante per eliminare le differenze – ha sottolineato Francesco Corna, segretario generale della Cisl Bergamo – perché al di là del colore quando siamo in campo siamo tutti uguali. Bergamondo negli anni è riuscita“.