Accordo con le Poste: a Bergamo in arrivo 50 portalettere

Accordo con le Poste: a Bergamo in arrivo 50 portalettere

Sono state pubblicate le graduatorie per l’assunzione a tempo pieno e indeterminato di 50 portalettere in provincia di Bergamo. Si tratta di postini che hanno già lavorato nell’azienda negli ultimi cinque anni. “È uno dei risultati dell’accordo unitario sottoscritto nel giugno scorsospiega il segretario della SLP CISL provinciale, Rossana Pepe – e che prevede 3000 assunzioni, in più fasi, a livello nazionale. Questa è la prima tranche, che prevede appunto circa 50 nuovi ingressi nelle zone della provincia orobica”. Le assunzioni sono riservate a chi abbia già lavorato dall’1 gennaio 2014, o ancora lavori, con contratti a termine in Poste Italiane.

A quattro mesi dalla firma dell’accordo sulle politiche attive del 13 giugno, oltre 1500 lavoratori part-time hanno già avuto la possibilità di vedere trasformato il loro rapporto di lavoro a tempo pieno nel territorio di riferimento, oltre 400 dipendenti stanno per essere trasferiti in ambito nazionale (oltre a quelli già movimentati in ambito provinciale e regionale), 1340 “precari” (ex tempi determinati portalettere) saranno assunti a partire dal mese di novembre e circa 500 specialisti laureati stanno entrando in Azienda dal mercato del lavoro. Si tratta di una prima tranche di quanto concordato, perché nel biennio 2019/2020 saranno messe in atto altre azioni di politica occupazionale.Siamo particolarmente soddisfatti per questo risultato – aggiunge Pepe – che è solo il primo passo di un progetto che prevede infatti altre assunzioni”.

A Bergamo alcune delle assunzioni previste sono riservate alle “zone disagiate”, che a queste latitudini sono i paesi di montagna delle valle Seriana e Brembana, dove i residenti saranno agevolati a restare vicino a casa e mantenere attivo il servizio in aree che rischiano di rimanere scoperte. Inoltre, 8 assunzioni saranno destinate agli sportelli degli uffici in città, e altre ancora per il settore commerciale. “Questo accordo ha sollevato molte polemiche – conclude Pepe -, soprattutto da parte di chi non ha condiviso un piano che ora inizia a dare frutti visibili e positivi. Il lavoro serio delle Organizzazioni Sindacali firmatarie (oltre a SLP CISL, ci sono le categorie di CGIL, UIL, CISAL, CONFSAL e UGL, ndr) ha portato a questi risultati e ritenere, come fa qualcuno, gli accordi sottoscritti inadeguati e iniqui è frutto di una mancata conoscenza approfondita della situazione occupazionale ed economica di una Società quotata in Borsa ed in fase di riorganizzazione, mostrando atteggiamenti veramente poco responsabili”.

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