Calo record della disoccupazione giovanile in Italia: secondo Eurostat, a novembre è scesa da 34% a 32,7%, segnando il calo più forte di tutta l’Eurozona. Nonostante la discesa, la percentuale resta comunque la terza più alta d’Europa dopo Grecia (39,5% a settembre) e Spagna (37,9%). Quella più bassa si registra invece in Repubblica Ceca (5%) e Germania (6,6%). Leggi di più
La situazione nell’Eurozona
Il tasso di disoccupazione giovanile è sceso al 18,2% rispetto al 20,5% del novembre 2016. In numeri assoluti sono 2,6 milioni i giovani in cerca di lavoro, in calo di 286mila unità rispetto al novembre 2016: 602 sono spagnoli, 504 mila italiani. Anche la Francia presenta un numero rilevante di giovani disoccupati (626mila) ma il tasso di disoccupazione giovanile è molto più basso: 21,8%.
La situazione in Italia
L’Istat spiega che rispetto a novembre 2016 la disoccupazione giovanile registra un calo di 7,2 punti percentuali. E’ il tasso più basso da gennaio 2012. Il tasso di disoccupazione a novembre è sceso all’11% dall’11,1% di ottobre, al livello più basso dopo settembre 2012. Il tasso è diminuito di un punto percentuale rispetto a novembre 2016. I disoccupati totali sono 2.855.000 con un calo di 18.000 unità su ottobre e di 243.000 unità su novembre 2016. A novembre 2017 gli occupati in Italia erano 23.183.000 con un aumento di 65.000 unità su ottobre e di 345.000 su novembre 2016. Secondo l’Istat si tratta del livello più alto dall’inizio delle serie storiche (1977).
Cauta soddisfazione della Furlan
La segretaria generale della Cisl Furlan sottolinea: “Sono positivi ma ora bisogna rafforzare la ripresa economica del paese con maggiori investimenti pubblici, una riforma fiscale funzionale allo sviluppo ed un patto imprese-sindacato per nuove relazioni industriali. Il lavoro stabile dei giovani e la riduzione delle diseguaglianze restano gli obiettivi da raggiungere”.