Governo e sindacati su mercato del lavoro e previdenza

Si è svolto il 27 luglio l’incontro presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali sulle questioni aperte del mercato del lavoro e sull’implementazione della fase due dell’intesa, con la presenza del Ministro Giuliano Poletti, del Consigliere della Presidenza del Consiglio prof. Marco Leonardi e dei dirigenti e funzionari della tecnostruttura del Ministero e della Presidenza del Consiglio.


La premessa del ministro Poletti

In premessa il Ministro Poletti ha confermato l’intenzione del Governo ad intervenire attraverso misure di politica economica e del lavoro espansive, volte a rafforzare gli strumenti disponibili nel mercato del lavoro per incentivare le assunzioni dei giovani a tempo indeterminato, migliorare l’occupabilità dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi, e dare seguito agli impegni contenuti nella fase due dell’intesa previdenziale del 28 settembre. Gli effetti della congiuntura economica positiva hanno determinato le condizioni per una correzione in corso del livello della crescita realizzata e di quella prevista in prospettiva. Ciò consentirà al Governo di individuare, con la prossima legge di bilancio, le risorse per finanziare gli interventi necessari per l’attuazione delle misure da definire sul versante del mercato del lavoro e su quello previdenziale.

Mercato del Lavoro

Il Ministro si è impegnato a determinare le condizioni normative per realizzare il passaggio del personale dei Centri per l’impiego alle dipendenze delle regioni e per stabilizzare il relativo personale a tempo determinato e con contratti di collaborazione. A tale scopo il Ministro è impegnato ad anticipare un esito positivo di tale percorso attraverso un accordo fra il Governo e le Regioni. Per quanto riguarda le politiche attive del lavoro è intenzione del Ministro portare a compimento l’esperienza sperimentale dell’assegno di ricollocazione, generalizzandone la fruizione agli aventi diritto ed avviando una specifica riflessione per un suo utilizzo nella gestione delle crisi aziendali. Per quanto riguarda le politiche di incentivazione all’occupazione il Ministro ha ribadito l’intenzione del Governo di intervenire attraverso la riduzione del cuneo previdenziale nel caso di assunzione dei giovani a tempo indeterminato, coordinando tale misura e valutandone l’impatto anche rispetto ad altri strumenti, a cominciare dall’apprendistato. Si intende poi, nell’ambito del progetto industria 4.0, riflettere sulla previsione di strumenti di incentivazione e di stimolo agli investimenti per formazione qualificata.

Previdenza

Per quanto riguarda la previdenza il Ministro ci ha sottoposto una serie di temi sui quali sviluppare i tavoli tecnici dopo la pausa estiva, in modo da individuare un set di soluzioni in vista della presentazione della prossima legge di bilancio. I temi oggetto di approfondimento tecnico, proposti dal Ministro, sono quelli contenuti nella “fase due” dell’intesa sulla previdenza del 28 settembre 2016: sganciamento dei requisiti pensionistici all’aumento della speranza di vita per determinate categorie di lavoratori e lavoratrici; flessibilità nell’accesso alla pensione col metodo contributivo; pensione di garanzia; valorizzazione del lavoro di cura a fini previdenziale; sviluppo della previdenza complementare; tutela del potere di acquisto delle pensioni in essere. Nell’ambito delle misure previdenziali il Ministro ha confermato la volontà di procedere ad una riforma della governance degli enti previdenziali.

Rappresentanza

Il Ministro ha ribadito l’intenzione del Governo di intervenire sul tema con una specifica proposta legislativa di sostegno che tenga conto delle valutazioni delle Parti sociali. La Cisl ha ricordato l’esigenza di accelerare la calendarizzazione dei tavoli tecnici, in modo da consentire la conclusione dei lavori in tempo utile con la presentazione del disegno di legge di bilancio. Abbiamo colto positivamente l’intenzione del Governo di inserire gli investimenti in formazione nell’ambito delle misure di incentivazione previste in “Industria 4.0” ma abbiamo evidenziato l’esigenza che gli incentivi siano collegati agli investimenti formativi frutto di accordi collettivi. Sulla previdenza abbiamo posto all’attenzione del Governo l’esigenza di superare l’automatismo di collegamento dei requisiti pensionistici all’incremento dell’aspettativa di vita. Per quanto riguarda la riforma della governance degli enti previdenziali è fondamentale che l’intervento legislativo valorizzi il controllo sociale esercitato dalle Parti sociali attraverso il rafforzamento del modello di gestione duale. La previdenza complementare va sviluppata anche attraverso interventi di favore sulla fiscalità dei fondi pensione, incentivando gli investimenti nell’economia reale e nello sviluppo infrastrutturale. La previsione di misure di valorizzazione, a fini previdenziali, del lavoro di cura e della genitorialità dei lavoratori e delle lavoratrici rappresenta un elemento fondamentale per rafforzare l’equità del sistema pensionistico ed il patto intergenerazionale.

I tavoli tecnici

Il Ministro Poletti, in conclusione, ha ribadito il metodo già utilizzato in occasione dell’attuazione della fase uno dell’intesa previdenziale, al fine di far emergere dal lavoro prodotto nei tavoli tecnici varie ipotesi di riflessione da confrontare sulla base delle risorse che si renderanno disponibili con la legge di bilancio. È stato programmato l’avvio dei seguenti tavoli tecnici: 1) mercato del lavoro (31 agosto); 2) previdenza: giovani, flessibilità nel metodo contributivo e previdenza complementare (30 agosto); 3) valorizzazione del lavoro di cura, collegamento aspettativa di vita e pensione; monitoraggio strumenti fase 1 ed eventuali correttivi; 4) governance enti previdenziali; legge sulla rappresentanza sindacale; 5) tutela delle pensioni in essere (7 settembre).

Potrebbe piacerti anche

Archivi

Categorie

Tags: ,

Altri post simili