Riparte Bergamondo con venti squadre in gara

Domenica 14 maggio riparte Bergamondo, il trofeo calcistico che vede il sindacato Cisl Bergamo tra i protagonisti insieme a L’Eco di Bergamo , Csi e Fondazione Credito Bergamasco. L’evento coinvolge le comunità di stranieri radicate a Bergamo che decidono di mettersi in gioco stando insieme. Sin dal primo anno è stato un bell’esempio d’integrazione attraverso lo sport.

 

Esempio virtuoso di un lavoro in sinergia

Bergamondo spiega Ferdinando Piccinini, Segretario Generale Cisl Bergamoè il torneo di calcio multietnico per eccellenza. Per il nostro sindacato la manifestazione assume un particolare valore avendo contribuito in maniera sostanziale a concretizzarla e a renderla ormai tradizionale nel ventaglio di appuntamenti primaverili della Bergamasca”. Bergamondo è un esempio virtuoso di cosa significa lavorare in sinergia con altre agenzie e realtà territoriali attorno ad un tema di strettissima attualità come quello dell’integrazione spesso liquidato con strumentalizzazioni pregiudiziali e stereotipate che eludono la conoscenza vera della questione.Fortunatamente, la Cisl di Bergamo – continua Piccinini – ha trovato con Bergamondo compagni di viaggio che si distinguono per sensibilità sociale e crescita umanizzante come L’Eco di Bergamo, Csi, Ufficio per la Pastorale dei migranti della Diocesi, Credito Bergamasco e Fondazione della Comunità Bergamasca. Ad essi si aggiungono il patrocinio di Comune e Provincia di Bergamo, della Regione Lombardia e del Pontificio consiglio per i migranti. Senza dimenticare le numerose società sportive dilettantistiche, le parrocchie e i Comuni che hanno messo a disposizione i campi”.

15.000 presenze in 10 anni

I numeri di Bergamondo, non solo sul terreno di gioco, premiamo questa felice intuizione in un tempo, purtroppo, dove i muri fanno più notizia delle aperture. Bergamondo, in 10 anni anni, ha totalizzato 15 mila presenze sugli spalti in ogni edizione, con punte anche di 2.000 fan in occasione delle partite topiche. Anche la partecipazione delle squadre è indice della salute goduta dalla manifestazione: 234 squadre rappresentative di 26 nazioni. “Come sindacato laico che annovera migliaia di iscritti di diversa estrazione culturale e religiosa – conclude Piccinini – abbiamo intuito come Bergamando potesse essere un volano attorno al tema dell’integrazione e delle politiche contrattuali necessarie a tutelare i diritti e rappresentare i bisogni di tanti immigrati che vivono e lavorano nel nostro paese. E’ un esempio concreto di come si possa fare integrazione e favorire il dialogo multietnico e multireligioso. Bergamondo dà senso a prospettive future di speranza e di pace, in un momento in cui siamo molto preoccupati per un’ Europa attraversata da movimenti xenofobi e populistici. Integrazione non significa abbandonare la propria cultura. Al contrario bisogna favorire le ragioni del dialogo perché quando ci si conosce si impara soprattutto a condividere gli aspetti comuni che uniscono le persone al di là della loro nazionalità o religione”. È evidente pertanto che l’appeal di Bergamondo non va interpretato solo in una prospettiva agonistica bensì come una possibilità intelligente e sensata di aggregazione. E poi ci si diverte anche! E come un Mondiale giocato ogni anno a Bergamo.

Finale il 18 giugno a Zanica

Venti le quadre che si contenderanno la coppa finale: Brasile, Serbia, Sierra Leone e Costa d’Avorio (girone A); Colombia, Ucraina, Burkina Faso e Gambia (girone B); Perù, Romania, Ghana, Camerun (girone C); Bolivia, Albania, Guinea e Senegal (girone D); Ecuador, Moldavia, Marocco e Nigeria (girone E). Tutte le gare si disputeranno di domenica (due tempi di 40 minuti) sui campi dell’oratorio San Francesco, Celadina, Monterosso e Redona. Le finali sono previste per il 18 giugno a partire dalle 15 al campo comunale di Zanica.

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