Ingiustificati aumenti dei conti correnti

A seguito dei maggiori oneri sopportati dalle banche per la partecipazione ai fondi di risoluzione previsti dalla direttiva europea 59/2014, alcuni istituti di credito hanno deciso di incrementare a carico della clientela i costi di gestione dei rapporti di conto corrente.

Decisione inopportuna e inelegante

Carlo Piarulli, presidente di ADICONSUM Lombardia parla di una decisione inopportuna ed inelegante in quanto il giustificato motivo che può indurre una banca a modifiche unilaterali del contratto di conto corrente, incrementandone i costi, si identifica solo a fronte di imprevedibili mutamenti del quadro macro economico generale. L’applicazione di una direttiva del maggio 2014 è tutt’altro che fatto imprevedibile, urgente e tale da rendere inevitabile il provvedimento!”. “Se la logica dei meccanismi di gestione dei fallimenti delle banche – aggiunge – è evitare che i costi vengano scaricati sulla collettività, con un nuovo addebito dei contributi al Fondo da parte degli istituti di credito ai correntisti di fatto si torna a far partecipare tutti alla crisi!!

Possibilità di recesso entro 60 giorni dall’aumento

ADICONSUM Lombardia ricorda che il consumatore può recedere dal contratto entro 60 giorni dalla ricezione della comunicazione di incremento unilaterale dei costi di gestione e cercare un’altra banca che offra condizioni di miglior favore. La portabilità del conto corrente e del deposito titoli è gratuita e le banche sono tenute ad attivare la richiesta entro 12 giorni pena una sanzione a carico della banca.I consumatori – conclude Piarulli – oltre la possibilità di recesso, possono tutelarsi chiedendo alla banca la rinegoziazione delle condizioni, controllando scrupolosamente tutti i mesi l’estratto conto, confrontando periodicamente le condizioni con altri istituti, attivando anche l’alternativa del conto on line con costi decisamente meno onerosi e tenendo sul conto corrente meno denaro possibile ovvero la liquidità necessaria a far fronte alle spese mensili della famiglia”.

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