Stipendi Cisl: la Fim prende le distanze

Viste le notizie circolate oggi sui media riguardanti stipendi di dirigenti nazionali di alcune categorie e strutture della Cisl, la FIM CISL di Bergamo prende le distanze da quanto emerso. Nei giorni scorsi, appena iniziavano a trapelare notizie, la Segreteria della Fim Cisl di Bergamo, con un documento interno, ha sollecitato ai vari livelli immediate e opportune verifiche di quanto emerso. È chiaro che se il tutto dovesse esser confermato non esiteremo a chiedere le dimissioni delle persone coinvolte. Servono scelte forti in discontinuità con il recente passato.

Non possiamo fare a meno di ricordare a tutti che il rispetto del regolamento è sempre stato un obbligo e non un’indicazione e che gli stipendi dei sindacalisti devono necessariamente rispondere anche a principi di etica che impongo una giusta e corretta proporzionalità con gli incarichi ricoperti, certamente, ma anche con le condizioni economiche e occupazionali dei propri iscritti, patrimonio prezioso e fondamentale della Cisl. Per questo vanno fatte le opportune verifiche all’interno di tutte le strutture affinché emergano eventuali e ulteriori casi di abuso e scorrettezza nei confronti delle risorse economiche della Cisl e, nel caso, occorre intervenire sanzionandole.

È positivo che la Cisl abbia rivisto il proprio regolamento rendendo più stringenti le norme in materia salariale e di non cumulabilità dei compensi. Non ci basta, tuttavia, dire che tutti si adegueranno alle nuove norme e regolamenti improntati alla trasparenza se prima non viene perseguito chi, eventualmente, abbia ad oggi abusato di ruoli e rendite economiche.

La Fim Cisl è un’Organizzazione sana, fatta da migliaia di delegati che ogni giorno, gratuitamente, portano avanti i valori della Fim e della Cisl. La Fim Cisl, a tutti i livelli, è sempre stata rispettosa dei regolamenti a partire dalla dichiarazione dei redditi del Segretario Generale Nazionale Marco Bentivogli disponibile sul sito www.fim-cisl.it e raffiguarante un compenso che risponde sia al regolamento che all’etica, diversamente dalle cifre circolate a riguardo di altre persone.

Nell’ottica di una efficace trasparenza, la Fim Cisl ha deciso di pubblicare le dichiarazioni dei redditi di tutti i sindacalisti a tempo pieno. Non permetteremo che la disonestà di pochi infanghi la gloriosa storia della Nostra Organizzazione che, ancora oggi, cammina sulle gambe di tantissime persone oneste e sui valori di solidarietà e dignità.


DICHIARAZIONE DI LUCA NIERI, SEGRETARIO GENERALE FIM CISL BERGAMO

Da quando è emersa la vicenda Bonanni si è sbagliato a non andare a fondo nell’indagare eventuali altre anomalie che, alla fine, sono emerse.  Certamente, chi ha commesso degli abusi deve essere perseguito in maniera esemplare, senza sconti per nessuno, fino ad arrivare, se necessario, all’espulsione. Le mele marce devono esser tolte dalla cassetta per evitare che contagino la parte sana della Cisl che è ancora la maggioranza assoluta.
Chi ha approfittato del proprio ruolo per arricchirsi personalmente non è degno di rappresentare i valori della Cisl. L’applicazione dei regolamenti deve essere corretta e rigorosa senza alcuna distorsione.

Nella Fim di Bergamo gli stipendi medi vanno dai 1400 ai 1600 euro netti per quel che riguarda gli operatori. I segretari sono attorno ai 1700 euro e il segretario generale 1900 euro al mese. Stipendi di cui non ci lamentiamo ma che sottendono un impegno costante e quotidiano che ci tiene parecchie ore lontano da casa, sacrificando tempo nei confronti della propria famiglia. Per questo la spinta motivazionale e la passione sono decisivi in una quotidianità che abbiamo scelto e che, per noi, è più una “mission” che un lavoro. È sbagliato, quindi, fare di tutta l’erba un fascio. La Cisl è sana e ha ancora molto da dare ai lavoratori e al Paese. Ecco perchè non possiamo tollerare questi comportamenti e abusi.

La trasparenza e i trattamenti economici sono un passo in avanti. Adeguarsi a questo un dovere ma non deve costituire la sanatoria per gli abusi del passato. Il concetto di etica, moralità e la schiena dritta devono accompagnare sempre i sindacalisti della Cisl.

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