Solidarietà dei lavoratori Italcementi

Dalle assemblee dei lavoratori di Italcementi di Bergamo e Calusco è arrivata la solidarietà al delegato licenziato e agli altri colpiti da provvedimenti disciplinari nello stabilimento Sacci di Tavernola Bergamasca. Un ordine del giorno è stato votato e approvato nelle tre assemblee svolte nella sede di Bergamo e nello stabilimento Italcementi di Calusco dalle 8.30 alle 9.30, dalle 11 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 15.30 del 23 gennaio 2015.

“I lavoratori della sede di Italcementi e quelli dello stabilimento di Calusco d’Adda riuniti in assemblea per discutere dei contenuti della piattaforma di Gruppo da presentare all’azienda e della proroga della Cassa integrazione straordinaria (premettendo che la RSU dello stabilimento è impegnata in un confronto civile e democratico con la direzione aziendale per l’utilizzo dei CSS, i Combustibili Solidi Secondari) esprimono solidarietà ai lavoratori e alla RSU dello stabilimento della Sacci di Tavernola Bergamasca colpiti gravemente da provvedimenti disciplinari inaccettabili”.

“Ritengono che si debbano respingere tutti i tentativi di limitare la libertà di pensiero e di opinione dei lavoratori, che la risposta sindacale alla sospensione della democrazia in fabbrica debba essere data  dall’intero settore del cemento, calce e gesso in Italia e non solo dai lavoratori dello stabilimento di Tavernola. Chiedono alla direzione della Sacci di reintegrare in fabbrica il delegato sindacale della FILCA-CISL licenziato ingiustamente e di ritirare i pesanti provvedimenti disciplinari contro gli altri tre componenti della RSU, oltre che di riprendere la discussione con le RSU sull’utilizzo dei CSS ripristinando le normali relazioni sindacali previste dal Contratto collettivo nazionale di lavoro. Invitano i lavoratori dello stabilimento di Tavernola Bergamasca a non farsi intimorire dagli attacchi tipici del retrivo padronato”.

La vicenda ha inizio due anni fa, con un volantino del 29 marzo 2012 nella quale la RSU “evidenziava alcune problematiche organizzative legate alla ‘carenza di manutenzione preventiva e di impianti mal funzionanti con conseguenti problemi per i lavoratori e per l’ambiente limitrofo e che gli sforzi dell’azienda si focalizzino sul miglioramento dell’ambiente lavorativo per la salute di chi lavora e vive sul territorio'” spiegano in una nota i sindacati FILLEA-CGIL e la FILCA-CISL Bergamo e del Sebino Bergamasco.

“Di fronte a questa presa di posizione da parte della RSU – prosegue la nota – l’azienda in data 5 dicembre 2014 inviava ai quatto delegati una contestazione disciplinare”, per poi procedere “al licenziamento di un delegato FILCA-CISL, Piergiorgio Balducchi, a decorrere dal 2 gennaio 2015 e all’applicazione di provvedimenti disciplinari con la sospensione di tre giorni dal lavoro agli altri delegati”. FILCA-CISL di Bergamo e del Sebino Bergamasco e FILLEA-CGIL della Valle Camonica, “nel ritenere un atto grave la scelta messa in atto da Sacci, chiedono il ritiro immediato del licenziamento con il reintegro al posto di lavoro del delegato Balducchi e il ritiro dei provvedimenti disciplinari in quanto illegittimi e antisindacali”.

 

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