Fino al 2008 il paradiso del lavoro era in Bergamasca. Su 483.000 abitanti erano 469.100 quelli occupati. Il tasso di disoccupazione “fisiologico” era al 3%. Cambio di scena alla fine 2013. Il numero di occupati scende di oltre 6000 unità, mentre sale la platea della forza lavoro a quasi mezzo milione di abitanti. La disoccupazione esplode e tocca cifre mai pensate: 7,4 quella generale, 29,4 quella dei giovani tra i 15 e 29 anni (cinque anni fa era dell’8,5).