Del caos TASI che, soprattutto a Bergamo città, sta tormentando le giornate di molti cittadini contribuenti, si stanno occupando le Organizzazioni Sindacali. I CAF di CGIL CISL UIL si stanno attrezzando per poter rispondere in modo esaustivo e veloce alle richieste dei molti utenti che già da qualche giorno intasano i centralini alla ricerca di sicurezza e chiarezza. Le segreterie dei sindacati confederali, invece, hanno deciso di chiedere con estrema forza e chiarezza che i Comuni si facciano carico del disagio dei loro abitanti, soprattutto alla luce di una situazione alquanto frammentata e diversificata, che nessun articolo giornalistico riesce a rendere con nitidezza.
“Nel merito delle scelte politiche – scrivono infatti Bresciani, Piccinini e Cicerone, numeri uno rispettivamente di CGIL CISL UIL provinciali -, abbiamo già avuto modo di presentare i nostri orientamenti nella lettera aperta ai sindaci presentata alla stampa locale in occasione delle ultime elezioni amministrative.
Alcuni comuni hanno deliberato le nuove aliquote ed hanno provveduto correttamente e direttamente ad inviare ai cittadini la modulistica compilata, altri hanno dato disposizione, tramite alcuni dipendenti, di rivolgersi ai centri di assistenza fiscale.
Ricordiamo che le competenze in materia di riscossione dei tributi locali sono attribuite ai comuni e invitiamo, quindi, a una maggiore cautela nello “scaricare” parte di tali incombenze sul sindacato.
Ma al di là di queste considerazioni e considerati i tempi strettissimi per ottemperare ai pagamenti dovuti chiediamo, qualora non intervengano proroghe a livello nazionale, di non applicare le sanzioni economiche di mora previste, almeno fino alla metà di luglio, per le dichiarazioni presentate oltre il 17 giugno”.
Alla richiesta dei sindacati, alcune amministrazioni comunali hanno già manifestato la loro disponibilità.