Lettera aperta ai sindaci della Bergamasca

CGIL CISL UIL chiedono alle amministrazioni di non aumentare, per quanto possibile, il livello di pressione tributaria  a livello locale; relativamente alla TASI di prevedere esenzioni e detrazioni sulla base di particolari condizioni sociali e sulla base del valore catastale dell’immobile di prima abitazione che consentano migliori condizioni rispetto alle vecchie detrazioni IMU; considerare soluzioni di razionalizzazione della spesa ed evitando tagli lineari e reinvestendo eventuali risparmi nei servizi alla persona.


LA LETTERA

L’impoverimento dei redditi delle famiglie e la caduta dell’occupazione hanno aumentato l’area della fragilità sociale e fatto riemergere la povertà innescando una diffusa percezione di incertezza al livello individuale e collettivo che di riflesso moltiplica la domanda di tutela e protezione sociale. Lavoro, politiche sociali inclusive, equità fiscale, ridistribuzione del reddito, salvaguardia del Welfare devono guidare le scelte politiche/amministrative di tutti gli attori politico-istituzionali,sociali,economici che sono chiamati ad uno sforzo comune mirato alla crescita e al benessere delle comunità
.

A livello locale siamo convinti che dentro questo scenario le Amministrazioni Comunali rivestono una funzione cruciale soprattutto in due direzioni:

a) la programmazione territoriale della rete dei servizi sociali per rispondere a vecchi e nuovi bisogni;
b) la capacità di orientare e gestire nel segno dell’equità le nuove attribuzioni e gli spazi di autonomia che le recenti novità legislative e la legge di stabilità assegnano ai Comuni in materia di fisco locale.

A seguito di questo, CGIL-SPI CGIL/CISL-FNP CISL e UIL-UIL P rivolgono un invito ai Sindaci dei Comuni della provincia di Bergamo perché assumano i seguenti orientamenti:

1. garantire all’interno dei bilanci Comunali il volume di spesa destinato a mantenere e riqualificare il sistema di Welfare locale per sostenere prioritariamente le situazioni di fragilità sociale ( non-autosufficienza, disabilità, condizione minorile ) e le condizioni di reddito dei nuclei familiari; ripensare ai prossimi Piani di zona come occasione per costruire un sistema di protezione sociale che si adatti in prospettiva ai fenomeni evolutivi in atto nel paese;
2. garantire una politica tariffaria di salvaguardia e tutela dei redditi più bassi favorendo l’accesso alle prestazioni ed ai servizi attraverso l’individuazione di livelli ISEE più adeguati e fasce di esenzione totale/parziale;
3. individuare forme di esenzione, detrazione e progressività nell’applicazione della nuova imposta Unica Comunale ( IUC ) con attenzione alle categorie economicamente e socialmente più deboli; in ogni caso evitare un sovraccarico dell’aliquota sulla componente TASI riferita all’abitazione principale;
4. prevedere in relazione alla nuova TASI esenzioni e detrazioni sulla base di particolari condizioni sociali (ad esempio abitazioni assegnate a persone separate ovvero di pensionate o pensionati ricoverati in strutture residenziali) e sulla base del valore catastale dell’immobile di prima abitazione migliorando così la precedente normativa IMU;
5. considerare soluzioni di razionalizzazione della spesa evitando tagli lineari e reinvestendo eventuali risparmi nei servizi alla persona traendo risorse anche dalle opportunità derivate dalla determinazione dei costi standard e dai processi di spending review in atto o da programmare;
6. promuovere e sostenere diffusamente processi di gestione associata e aggregata di attività e di servizi;
7. non aumentare la fiscalità locale che ha già raggiunto livelli insostenibili per l’effetto combinato dell’aumento della addizionali IRPEF e del peso della tassazione sulla casa e sui servizi;
8. rafforzare l’impegno nel contrasto all’evasione fiscale, anche attraverso forme di convenzione con Agenzia delle Entrate; finalizzare parte degli introiti provenienti dagli accertamenti alla spesa sociale;

L’esperienza positiva di relazioni consolidate tra le OO.SS della provincia di Bergamo e la maggior parte delle Amministrazioni Comunali può consentire di orientare, nel rispetto dei rispettivi diversi ruoli, soluzioni positive per la cittadinanza; in tale misura pertanto CGIL CISL UIL bergamasche, ferme restando le titolarità e gli obblighi di natura contrattuale con le organizzazioni sindacali dei dipendenti, si rendono disponibili al confronto in relazione alle opzioni sopraindicate.

CGIL-CISL-UIL
SPI-CGIL / FNP-CISL / UILP-UIL

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